Palazzo Belgiojoso, sede dei Musei civici dal 1927, è oggi sede di uno dei Poli museali del Sistema Museale Urbano Lecchese (Si.M.U.L.) ed ospita ben tre musei: Archeologico, Storico, di Storia naturale e Planetario. In tal modo si caratterizza come un istituto culturale storico-scientifico, che studia e documenta il territorio dell’odierna Provincia di Lecco dal punto di vista della storia ambientale ed umana.
Tra i temi trattati, è possibile seguire il percorso “Legami di ferro”, dedicato alla storia della metallurgia nel Lecchese, che si articola nei seguenti punti:
- Museo Archeologico – Sala della metallurgia
- Museo Storico – Sala virtuale dell’Industria lecchese
- Museo Storico – Sala del Risorgimento
- Cortile e parco – Testimonianze di archeologia industriale
Museo Archeologico – Sala della metallurgia
Il percorso sulla storia industriale di Lecco comincia scendendo nel Museo Archeologico (piano seminterrato) e, in particolare, dalla sala dedicata alla metallurgia. In questa sala troviamo le riproduzioni in scala di una miniera medievale e di una fucina grossa mentre numerosi pannelli spiegano i processi di estrazione, di fusione e di lavorazione del ferro durante l’Antichità e il Medioevo.
Museo Storico – Sala virtuale dell’Industria lecchese
Punta di diamante del Museo Storico, la Sala virtuale dell’Industria lecchese propone un percorso museale all’avanguardia che associa l’esposizione tradizionale di alcuni reperti d’epoca (come l’attrezzeria Melesi e Odobez) a supporti multimediali quali il finger-mouse (che permette di proiettare documentari interattivi) e i tre totem touch-screen. Da queste postazioni è possibile accede a contenuti che raccontano la millenaria storia dell’industria lecchese: dalle schede sulle tecnologie e sulla storia economico-sociale, al censimento dei siti di archeologia industriale posti lungo la valle del Gerenzone. Una postazione è dedicata al tema Cinema e Industria che, attraverso spezzoni di capolavori del cinema, dalle sue origini alle pellicole più recenti, analizza e descrive diversi aspetti del processo di industrializzazione (come la catena di montaggio o il rapporto uomo-macchina) e di deindustrializzazione.
Museo Storico – Sala del Risorgimento
Il percorso di Legami di ferro può proseguire all’interno della Sala del Risorgimento, limitrofa a quella dell’Industria, in cui è conservato un rarissimo volume cartaceo manoscritto, ritrovato nell’Archivio Famiglia Badoni, che registra la quantità di produzione, i costi, i ricavi e la relativa divisione in quote consortili, di una fucina grossa detta “della Castagna” fra il 1796 e il 1813. Si trova inoltre esposta una carabina federale svizzera mod. 1851 prodotta a Lecco nella Fabbrica d’Armi Lombarda di Cariggio, che ebbe tra i suoi soci fondatori Giuseppe Badoni e che rifornì anche le truppe di Giuseppe Garibaldi.
Cortile e parco – Testimonianze di archeologia industriale
Recentemente valorizzate dal pannello previsto nel progetto “Legami di ferro”, il cortile e il parco di Palazzo Belgiojoso ospitano alcune testimonianze d’archeologia industriale quali: una macchina chiodatrice per produrre chiodi per gli scarponi da montagna (posta all’ingresso del Palazzo); dei curli utilizzati in trafileria per avvolgere il filo di ferro, alcuni ruotismi collegati ad un albero, una turbina, un’incudine di fucina grossa, una tromba idroeolica, una ruota idraulica “per di sopra” e alcuni resti di canalizzazione.
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Il Progetto
Duemila anni di metallurgia nel Lecchese
Itinerario: La culla della metallurgia nel Lecchese