- Località di partenza | CULMINE DI SAN PIETRO
- Difficoltà percorso | MSA
- Dislivello compiuto | 900m
- Altitudine massima raggiungibile | 2057m
Descrizione itinerario |
tinerario dal lungo sviluppo, dapprima per stradina a bassa pendenza, poi attraverso i piani di Artavaggio, infine per il pendio che porta alla panoramica cima. Discesa sciabile fino a circa 1650 m, quindi stradina a tratti da spingere, con qualche breve saliscendi.
Dall’area di sosta (parcheggio circa 1.5 km a nord del Culmine San Pietro) si prende una stradina nel bosco inizialmente in piano e poi in lieve salita che aggira sul versante occidentale la quota 1460 m e lo Zucco di Madesimo (si può tagliare qualche tornante nel bosco), che con lungo giro conduce sullo spartiacque tra Valsassina e Val Taleggio e quindi all’ampio pianoro dei Piani di Artavaggio (circa 1650 m).
Si prosegue salendo verso nord est lungo le vecchie piste, battute dalle motoslitte dei rifugi (se aperti), e si raggiungono i rifugi Nicola e Cazzaniga-Merlini (circa 1800 m), a nord ovest del Monte Sodadura.
Da qui verso nord, con un traverso su terreno ripido, rimanendo sul versante Artavaggio si prende il pendio finale che conduce in breve alla cima.
Note |
Lunghezza: 11km
Il primo pezzo non è fantastico, a volte anche battuto dal gatto delle nevi, poi sempre più remunerativo.
Dalla Cima di Piazzo in bella polvere, sul versante Ovest, si può compiere la traversata allo Zuccone Campelli, tornando poi al Monte Sodadura e quindi ad Artavaggio. Un’altra possibilità, che però prevede navetta macchina, è scendere dalla Cima Piazzo verso la Val Taleggio, a Pizzino.
Tracciato GPS |