Descrizione
Il complesso industriale nasce dall’unione di due precedenti nuclei (folla da panno e trafileria) inglobati e poi trasformati da diversi proprietari. Il sito veniva censito globalmente dal catasto Teresiano come “fucina di sette ruote”, ancora presenti nelle mappe del Consorzio del Gerenzone del 1920, di cui l’opificio faceva parte, cui si aggiungevano alcune trombe eoliche per animare il maglio, ancora in funzione nel 1955. Oggi è ancora collocata nel sito originario una ruota di legno in discreto stato di conservazione ed è visibile il luogo dove era collocata una seconda; delle altre non rimane traccia. Anche i capannoni, sebbene deteriorati, presentano inalterate le caratteristiche architettoniche delle industrie della fine del secolo scorso.
Posizione
Scheda censimento Valle del Gerenzone: 32
Data di costruzione: I primi nuclei (folla ad una ruota e fucine per “tirare il ferro”) sono antecedenti il 1760
Usi precedenti:
– Folla da panno
– Filanda
– Trafileria
– Trafileria e punteria (1990)
– Edificio in stato di ulteriore degrado; permanenza di una parziale attività produttiva (2012)
Interventi posteriori: La folla da panno viene trasformata in filanda (di proprietà Valsecchi) tra il 1876 e il 1881 quando viene acquistata dai Carera e reimpiegata come trafila. La fucina da ferro viene usata come trafileria fino alla fine del secolo (proprietà Fumagalli) e poi ceduta ai Carera.
Indirizzo: Rancio(Gera) (Lecco)