Il tessuto insediativo e l’atmosfera che si percepiscono attraversando oggi i rioni di Laorca e Rancio rendono solo in parte la realtà che appariva trenta o quarant’anni fa, quando i suoni delle ruote idrauliche e dei magli delle diverse fucine e opifici riempivano la valle del Gerenzone con il loro cigolare e il loro battere frenetico. Atmosfera di cui si può avere un’idea più efficace guardando il documentario La valle del Gerenzone di Sofia Badoni, realizzato nel 1961 e ora visionabile all’interno della Sala virtuale dell’Industria lecchese. Ancora in quegli anni, infatti, nonostante si fossero già sviluppate nell’area urbana lecchese le grandi industrie siderurgiche e meccaniche, lungo il Gerenzone le tecnologie, i prodotti e le tipologie architettoniche non erano molto diverse da quelli dei secoli precedenti. Oggi purtroppo la maggior parte di questi edifici non esiste più: abbattuti o ristrutturati a tal punto che le tracce delle loro funzioni originarie non sono più riconoscibili. Tuttavia, l’attuale impostazione dell’abitato, l’aspetto degli edifici rimasti e la presenza di attività produttive lungo il percorso suggerito permettono di rivivere la storia industriale di quest’area.
L’itinerario proposto, quindi, prende spunto dal Censimento dei siti di Archeologia Industriale lungo il Gerenzone, realizzato trent’anni fa da Barbara Cattaneo per i Musei Civici: partendo dal Ponte della Gallina a Laorca, giunge fino alla foce del Gerenzone sulle rive del lago.
Quella qui presentata è una selezione delle emergenze più significative della parte alta del torrente (Laorca-Rancio) a cui abbiamo pensato di aggiungere alcuni dei siti più rilevanti, anche se localizzati in altri rioni di Lecco:
 1. Cimitero di Laorca |
 2. Opere idrauliche |
 3. Metallurgica Celeste Piazza |
 4. Ex Laminatoio di Malavedo |
 5. Trafilerie di Malavedo |
 6. Diga consorzionale del Paradone |
 7. Ex catenificio Maggi |
 8. Ex trafileria F.lii Bonaiti |
 9. Ditta Carera Felice e Co. S.A.S |
 10. Ex filatoio Sala Maria (già Abys Vecchio) |
 11. Capannone neogotico ex ditta Antonio Badoni |
 12. Lucchini S.p.a. Ex laminatoio Arlenico Caleotto |
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Duemila anni di metallurgia nel Lecchese
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